La Grecia piange la scomparsa di Mikis Theodorakis: l’uomo del Sirtaki è morto all’età di novantasei anni. Si tratta di un pilastro della cultura greca.
È morto Mikis Theodorakis, noto anche come l’uomo del Sirtaki. Si tratta a tutti gli effetti del compositore greco più famoso della storia.
Morto Mikis Theodorakis, l’uomo del Sirtaki
Theodorakis è morto in ospedale all’età di novantasei anni. La notizia ha fatto in poco tempo il giro della rete ed è stata ripresa dai principali media internazionali. Parliamo di un personaggio-simbolo, importante sia per la sua storia artistica che per la sua storia umana, legata a delle vicende di grande rilevanza dal punto di vista sociale, politico e storico.
Chi era l’uomo del Sirtaki
Non ci sono dubbi che Theodorakis sia il compositore greco più famoso della storia. Nato nel 1925 a Chio, si avvicina sin da giovanissimo alla musica. Si iscrive al Conservatorio di Atene e non ancora ventenne entra a far parte della Resistenza. Combatte contro i nazi-fascisti, viene arrestato e torturato. Sono esperienze che conserverà nel suo bagaglio artistico e personale. Finita la Seconda Guerra Mondiale, Theodorakis inizia a viaggiare e inizia la sua carriera nel mondo della musica come direttore d’orchestra. La consacrazione arriva con il Sirtaki, frutto di un complesso lavoro sulla musica popolare.
Il cinema e la politica
Theodorakis diventa un punto di riferimento anche dal punto di vista politico. È uno di quegli artisti-intellettuali che si espone, che ha qualcosa da dire, da gridare al mondo. Lui comunica con le note, che valgono più di mille parole quando a scrivere gli spartiti è un Maestro. Porta la sua firma la colonna sonora di Z- L’orgia del potere, splendida pellicola di Costa Gravas sulla morte di Grigoris Lambrakis, deputato di sinistra morto assassinato.
Cos’è il Sirtaki
Il Sirtaki è una danza popolare. Molti ritengono erroneamente che si tratti di una danza tradizionale, invece, come abbiamo visto, si tratta di una creazione di Theodorakis. Questa danza è inserita nel film Zorba (1964).